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ALLA RICERCA DEL LETTO A BALDACCHINO **SENTIAMO DEI RUMORI!!!**

ALLA RICERCA DEL LETTO A BALDACCHINO **SENTIAMO DEI RUMORI!!!**

Il primo video dei 20 posti esplorati durante questo veloce giro per l'Italia. Non è proprio quello classico, ma è pur sempre un letto a baldacchino (a muro), e comunque decisamente sontuoso. E' proprio un castello, o meglio un castelletto, immerso nelle campagne. Viene chiamato anche Villa della Poetessa o Villa della Madama Butterfly. Sta di fatto che quei rumori ci hanno inquietato non poco. E la musica (River Flows in You di Yiruma), che avremmo usato per tutta l'esplorazione, è stata volutamente riproposta in chiave dark per far capire il nostro stato d'animo da quel momento in poi. Ciao a tutti! E grazie come sempre per la visione! _______________________________________________________________ Web Site: www.urbexstory.com Instagram: @urbex.in.wonderland Videomaker: @rickinwonderland Twitter: @UrbexStory _______________________________________________________________ Fotocamera 1: Nikon D5600 Fotocamera 2: Lumix FZ82 Smartphone: iPhone XS Drone: DJI Mavic Mini Stabilizzatore: DJI Osmo Mobile 3 _______________________________________________________________ Non forzare le serrature. Non sfondare finestre, porte o pareti. Se una stanza è chiusa, deve continuare ad esserlo. Non spostare nulla, non portare via nessun oggetto e non lasciare traccia del tuo passaggio. Non è stato infranto l'articolo 614 del Codice Penale (R.D. 19 ottobre 1930, n. 1398) per la realizzazione di questo video: il luogo non è abitato, né utilizzato né adibito ad alcuna attività.
VILLA DELL'ORSACCHIOTTO: C'E' UN DIARIO DI 5ª LICEO DEL 1994

VILLA DELL'ORSACCHIOTTO: C'E' UN DIARIO DI 5ª LICEO DEL 1994

Da fuori molto particolare...dentro una normale abitazione che potrebbe essere abitata tranquillamente, eppure abbandonata a sé stessa nella principale via di passaggio della zona... E' il posto più simile ad un comune appartamento che abbiamo trovato. E' stato anche difficile trovare una musica adatta (e non siamo ancora convinti che questa calzi alla perfezione). Di per sé non c'è molto, se non una cosa che ci ha fatto emozionare davvero tantissimo...e no, non è l'orsacchiotto, ma il diario. Il diario di scuola. E' lì. Dal 1994. Un diario di 5ª liceo. Ci sono voti, appunti, cuori, date di compleanni, frasi di esultanza per la fine della scuola... Ora quella ragazza ha più di 45 anni... Chissà dov'è, cosa fa, perchè questa casa è stata abbandonata così... _______________________________________________________________ Web Site: www.urbexstory.com Instagram: @urbex.in.wonderland Videomaker: @rickinwonderland Twitter: @UrbexStory _______________________________________________________________ Fotocamera 1: Nikon D5600 Fotocamera 2: Lumix FZ82 Smartphone: iPhone XS Drone: DJI Mavic Mini Stabilizzatore: DJI Osmo Mobile 3 _______________________________________________________________ Non forzare le serrature. Non sfondare finestre, porte o pareti. Se una stanza è chiusa, deve continuare ad esserlo. Non spostare nulla, non portare via nessun oggetto e non lasciare traccia del tuo passaggio. Non è stato infranto l'articolo 614 del Codice Penale (R.D. 19 ottobre 1930, n. 1398) per la realizzazione di questo video: il luogo non è abitato, né utilizzato né adibito ad alcuna attività.
VILLA DEL CERVO: E' STATO ABBANDONATO IL CASTELLO DEL RE D'ITALIA

VILLA DEL CERVO: E' STATO ABBANDONATO IL CASTELLO DEL RE D'ITALIA

Villa del Cervo è situata su una penisola al centro di tre laghi. Fu fatta erigere come reposoir di caccia per volere di Re Vittorio Emanuele II fra il 1863 e il 1868 secondo. L'architettura ricorda un castello medievale con forme neorinascimentali e subì in epoca recente consistenti trasformazioni con l’ampliamento delle strutture residenziali. Si presenta come una struttura riecheggiante, minimale, che si rifà ai castelli francesi, con una particolare forma ad "Y" e il fronte parzialmente occluso alla vista da un basso fabbricato adibito a guardiania. Il nucleo originario è la parte centrale, sormontata da torri merlate di forma diversa e decorazioni trompe l’oeil, mentre le scenografiche ali laterali sono dovute alla famiglia successiva che acquista nel 1960 la villa insieme alla circostante tenuta di 400 ettari. A seguito dell’istituzione del divieto di caccia nel suddetto bosco, i proprietari persero interesse verso la proprietà e nel 1994 la vendettero alla Regione. La costruzione adibita a guardiania era in parte adibita a civile abitazione ed in parte a magazzino, piccolo laboratorio e deposito. La villa è invece disabitata da tempo. Se ne prevede un completo recupero come relais chateaux e luogo di rappresentanza regionale. Chissà quando... _______________________________________________________________ Web Site: www.urbexstory.com Instagram: @urbex.in.wonderland Videomaker: @rickinwonderland Twitter: @UrbexStory _______________________________________________________________ Fotocamera 1: Nikon D5600 Fotocamera 2: Lumix FZ82 Smartphone: iPhone XS Drone: DJI Mavic Mini Stabilizzatore: DJI Osmo Mobile 3 _______________________________________________________________ Non forzare le serrature. Non sfondare finestre, porte o pareti. Se una stanza è chiusa, deve continuare ad esserlo. Non spostare nulla, non portare via nessun oggetto e non lasciare traccia del tuo passaggio. Non è stato infranto l'articolo 614 del Codice Penale (R.D. 19 ottobre 1930, n. 1398) per la realizzazione di questo video: il luogo non è abitato, né utilizzato né adibito ad alcuna attività.
LO SPLENDORE DI VILLA CONCHIGLIA

LO SPLENDORE DI VILLA CONCHIGLIA

Villa Conchiglia è il risultato di due rifacimenti di un originario castello. Tra il 1769 e il 1779, avviene il secondo rifacimento, che concerne esclusivamente la facciata che guarda verso il viale: l'entrata di servizio divenuta, con gli anni, facciata principale e che risente dello spirito neoclassivo dell'epoca. Successivamente verranno modificati il giardino, piantato originariamente all'italiana e divenuto all'inglese, e la vasca delle ninfee (ormai non più riconoscibile). Dalla fine del '700 al 1869, la villa cambia numerose volte proprietà. Successivamente, la Villa viene smembrata della maggior parte delle terre, finchè nel 1939 viene venduta così come è oggi, dal pittore Alfredo Chicco, al Conte Theo Rossi di Montelera che la restaura, con grande impegno di pittori, stuccatori e giardinieri e la abita fino al 1959. Durante la guerra, a causa di un deposito liquori che vi era stato occultato, la villa subisce un'incursione di partigiani. Dopo la guerra, i proprietari tornano ad abitarla. Dal 1959 la villa, proprietà di una anonima società Svizzera, è disabitata. Da alcuni anni è stata dichiarata Monumento Nazionale. _______________________________________________________________ Web Site: www.urbexstory.com Instagram: @urbex.in.wonderland Videomaker: @rickinwonderland Twitter: @UrbexStory _______________________________________________________________ Fotocamera 1: Nikon D5600 Fotocamera 2: Lumix FZ82 Smartphone: iPhone XS Drone: DJI Mavic Mini Stabilizzatore: DJI Osmo Mobile 3 _______________________________________________________________ Non forzare le serrature. Non sfondare finestre, porte o pareti. Se una stanza è chiusa, deve continuare ad esserlo. Non spostare nulla, non portare via nessun oggetto e non lasciare traccia del tuo passaggio. Non è stato infranto l'articolo 614 del Codice Penale (R.D. 19 ottobre 1930, n. 1398) per la realizzazione di questo video: il luogo non è abitato, né utilizzato né adibito ad alcuna attività.
VILLA MOGLIA

VILLA MOGLIA

Opera architettonica di inestimabile valore, Villa Moglia è situata sulle colline torinesi. Si estende su una superficie di 6.138 mq, mentre il parco secolare che la circonda raggiunge i 30.000 mq. La villa nacque in origine come opificio tessile di proprietà della famiglia Turinetti, poi nel 1725 l'opificio fu trasformato in dimora nobiliare per la stessa famiglia Turinetti. Il nome Moglia deriva da un'antica famiglia anticamente detentrice di una proprietà distante due miglia della villa chiamata Borgata di Moglia Tana. All'interno del complesso è presente una piccola chiesa ancora provvista di altare ma in estremo stato di degrado. In buona parte della villa, i soffitti sono affrescati e si possono ancora ammirare meravigliosi dipinti a muro in tema giapponese. Villa Moglia, abbandonata e lasciata al suo destino, in realtà non è proprietà del comune di Chieri, ma di quello di Torino. Poco conosciuta dai chieresi, questa villa è una delle più importanti e maestose del torinese e lo stato in cui versa non fa auspicare in una sua futura rinascita; l'età del suo definitivo abbandono risale a circa 20 anni fa, ma la scarsità di fondi per la manutenzione dello stabile avevano già messo a repentaglio le meraviglie di questa villa. Ora La Moglia giace sola, vandalizzata, nel mezzo delle colline chieresi, in attesa di qualcuno che la riporti al suo antico splendore e la strappi dall'insidiosa vegetazione che lambisce i suoi muri. _______________________________________________________________ Web Site: www.urbexstory.com Instagram: @urbex.in.wonderland Videomaker: @rickinwonderland Twitter: @UrbexStory _______________________________________________________________ Fotocamera 1: Nikon D5600 Fotocamera 2: Lumix FZ82 Smartphone: iPhone XS Drone: DJI Mavic Mini Stabilizzatore: DJI Osmo Mobile 3 _______________________________________________________________ Non forzare le serrature. Non sfondare finestre, porte o pareti. Se una stanza è chiusa, deve continuare ad esserlo. Non spostare nulla, non portare via nessun oggetto e non lasciare traccia del tuo passaggio. Non è stato infranto l'articolo 614 del Codice Penale (R.D. 19 ottobre 1930, n. 1398) per la realizzazione di questo video: il luogo non è abitato, né utilizzato né adibito ad alcuna attività.
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