Il forte venne edificato tra il 1849 e il 1852 allo scopo di proteggere il confine austriaco, in particolare nella zona strategica della stretta dell'Adige dove passa la strada del Brennero e la ferrovia.
Allo scopo, insieme al forte Monte, erano stati edificati anche il forte Wohlgemuth a Rivoli Veronese e il forte Hlawaty a Ceraino .
La costruzione fu voluta dal feldmaresciallo Radetzky e faceva parte di un più ampio progetto di fortificazione di Verona e territori limitrofi.
Come tutti gli altri forti della zona fu progettato dall'Imperiale Regio Ufficio delle Fortificazioni di Verona e i lavori furono diretti dal Genio Militare.
Il forte fu intitolato al generale austriaco Anton von Mollinary.
Nel 1866, con l'annessione del Veneto al Regno d'Italia, il forte passò di mano al Regio Esercito.
Un'apposita commissione ministeriale lo valutò, insieme alle altre fortificazioni della zona, come idoneo e strategicamente valido e perciò nel 1884 si provvide ad ammodernarlo e ad invertire il tiro dell'artiglieria da sud a nord.
Da questo momento assunse il nome di Forte Monte.
Sebbene gli abitanti del luogo convengano che nel 1945, il forte fu semidistrutto dallo scoppio delle polveri abbandonate dai soldati tedeschi in fuga, scrutando attentamente i danni subiti dalla struttura, si conviene che il forte fu oggetto sia di cannoneggiamento che distrusse le mura esterne ed interne nel 1945 sia di bombardamento aereo che determinò il crollo del muro perimetrale nord all'interno del forte, da parte del 57th bomb wing group US Air Force che dal 10 dicembre 1944 a bordo di bombardieri B-25, durante la battaglia del Brennero, cercarono di provocare due frane in prossimità del forte e sopra alla stazione di Domegliara, nel tentativo d'interrompere la linea ferroviaria sottostante.
Il 24 aprile 1945 le truppe anglo-americane con in testa la 10th Mountain Division avvicinandosi all'ingresso della Val Lagarina da Verona, ingaggiarono il forte con cannoni Howitzer per evitare possibili attacchi da quella posizione.
È plausibile che il forte sia stato abbandonato dai tedeschi già dal 1944.
Infatti il 24 aprile 1945 per poter fuggire in Trentino, percorsero la strada che parte da Caprino Veronese, risale da Spiazzi per poi ridiscendere ad Avio in Val Lagarina, proprio per evitare questa zona soggetta a bombardamenti molto intensi.
Il forte, ora di proprietà privata, versa in stato d'abbandono.
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