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GRAND HOTEL CAMPO DEI FIORI: IL GIGANTE ADDORMENTATO SUL MONTE TRE CROCI A VARESE

GRAND HOTEL CAMPO DEI FIORI: IL GIGANTE ADDORMENTATO SUL MONTE TRE CROCI A VARESE

Ad oggi visitabile grazie ai giovani dei Fai di Varese Questo video è stato possibile grazie alla loro. @FAIchannel Nel '900 Varese, soprannominata la "città giardino" era meta di villeggiatura prediletta per la nobiltà milanese. Parliamo di un tempo in cui fare 50 chilometri significava un lungo viaggio e Varese offriva la comodità della città, ma anche il lato selvaggio e misterioso della montagna. In tanti hanno deciso di costruire la villa estiva nel verde, con lo stile architettonico Liberty in voga nel periodo, tutt'oggi presenti. Nel 1905, dopo che la rete tranviaria di Varese fu sviluppata lungo numerosi chilometri, si iniziò a progettare la realizzazione della funicolare per il Sacro Monte ed è in quel periodo che qualche illustre mente locale pensò bene di realizzare un albergo sulla vetta del monte Tre Croci. Trascorsi due anni, nel 1907 venne fondata la "Società dei Grandi Alberghi Varesini", che acquistò alcuni appezzamenti di terra sul Campo dei Fiori. Viene così commissionato al Sommaruga, considerato uno dei massimi esponenti del Liberty italiano, un progetto che prevedeva la costruzione di un grande albergo da oltre 150 camere, di una funicolare e di un albergo più piccolo che poi sarebbe diventato il Ristorante Belvedere. Il Grand Hotel Campo dei Fiori venne aperto nel 1912 e questa immensa costruzione, così come la stazione della funicolare e il ristorante, sono realizzati secondo i dettami dello stile liberty che in quel tempo era in voga soprattutto a Varese. Dopo la sua apertura, per circa mezzo secolo il complesso fu meta di un grande flusso di turismo d'élite, interrotto solo dalle due guerre mondiali. All'interno del Grand Hotel venivano ospitate personalità importanti del tempo, come marchesi e principi, e la ricca borghesia. Al centro della facciata posteriore si trova un maestoso portico in pietra, proteso verso la valle, che sorregge il salone delle feste e sotto il quale si trova l'entrata secondaria dello stabile. Secondo il progetto originale, questa struttura sarebbe dovuta essere la stazione d'arrivo della funicolare, ma l'idea fu poi abbandonata a causa dell'eccessiva rumorosità dei motori. Sull'ala est del palazzo si intravede, al primo piano, il salone del ristorante, ma gli ospiti mangiavano nel ristorante Belvedere poco distante. Il periodo roseo durò sino alla Seconda Guerra Mondiale, dove il Campo dei Fiori conobbe uno sviluppo ad oggi impensabile; iniziarono poi a cambiare le mode: i milanesi e i turisti più affezionati preferirono il mare e il turismo varesino ne risentì molto. Nel 1958, con la chiusura della funicolare, ebbe inizio il declino del flusso turistico e, verso il 1968, albergo e ristorante chiusero i battenti. Nei vent'anni successivi l'albergo, complice il totale disinteresse dei proprietari e la negligenza dei custodi, fu via via spogliato di molti pezzi d'arredo d'epoca (alcuni di enorme valore). Nel 1980, la famiglia Castiglioni (imprenditori varesini già proprietari della Cagiva e della Pallacanestro Varese) acquistò lo stabile dando adito ad ipotesi sulla sua riapertura. Ma la realtà fu ben diversa: con il nascere delle emittenti radiotelevisive private era sorta una forte richiesta di località in altitudine per impiantare ripetitori e relative antenne; pertanto l'albergo fu sfruttato proprio come "basamento" per i tralicci radiotelevisivi. Per qualche anno lo stabile fu esso stesso sede di un'emittente radio locale (Radio Campo dei Fiori). La situazione attuale è pressoché invariata, con l'edificio che in pratica funge esclusivamente da supporto per antenne (molte delle quali dismesse e rugginose). D'altro canto, le antenne rendono necessaria la presenza di un custode nello stabile ed un minimo di manutenzione al tetto, preservando l'edificio dall'abbandono e dalla rovina più completa, nonché da vandalismi ed ulteriori furti. Nonostante il degrado, l'albergo Campo dei Fiori rimane uno dei meglio conservati esempi di Liberty della provincia di Varese ed ha conservato un notevole fascino tra vedute mozzafiato e ambienti capaci di raccontare il fasto che fu. Ancora oggi è infatti meta di curiosi, appassionati, studenti d'arte ed escursionisti, che usufruiscono dei sentieri circostanti per salire all'albergo e al monte retrostante. Nel 2016 è stato usato come location del film Suspiria di Luca Guadagnino. Nel 2022 come location per il videoclip della canzone Piango sulla Lambo di Gué Pequeno. __________________________________________________________ Web Site: www.urbexstory.com Instagram: @urbex.in.wonderland Videomaker: @rickinwonderland _______________________________________________________________ Smartphone: iPhone 12 Pro Stabilizzatore: DJI Osmo Mobile 3 Videocamera: DJI Osmo Pocket Drone: DJI Mavic Mini 2 (che avevo perso e ritrovato ma rotto) Grazie anche per tutta la pazienza nelle esplorazioni...
LA CASA A FORMA DI UFO E' ABBANDONATA DA 20 ANNI A GALLICANO NEL LAZIO (ROMA)

LA CASA A FORMA DI UFO E' ABBANDONATA DA 20 ANNI A GALLICANO NEL LAZIO (ROMA)

Franco Attanasio, appassionato di astronomia e fantascienza, da giovane era provetto falegname di un cantiere navale a Fiumicino. Divenuto adulto si mise a fare l'autista di mezzi pubblici, ma il suo sogno è stato sempre quello di costruire una casa a forma di disco volante. Grandissimo sognatore e lavoratore instancabile, durante i giorni di riposo e i giorni di ferie di vari anni, dedicò le sue abilità per costruirsi, da solo, la casa ufo. Un uomo attaccato alla famiglia, amava sua moglie ed i suoi due figli, che insieme hanno abitato nella casa. Purtroppo la moglie venne a mancare nei primi anni del 2000, alla giovane età di 55 anni, e da allora la casa subì un lento declino. Da allora giace in stato di abbandono. Da qualche anno il vicino si prende cura del verde intorno e si accerta che non venga vandalizzata. _______________________________________________________________ Web Site: www.urbexstory.com Instagram: @urbex.in.wonderland Videomaker: @rickinwonderland Photographer: @diana_b.a.d.e.a.n.u Twitter: @UrbexStory _______________________________________________________________ Smartphone: iPhone 12 Pro Drone: DJI Mavic Mini 2 Stabilizzatore: DJI Osmo Mobile 3 Videocamera: DJI Osmo Pocket _______________________________________________________________ Non forzare le serrature. Non sfondare finestre, porte o pareti. Se una stanza è chiusa, deve continuare ad esserlo. Non spostare nulla, non portare via nessun oggetto e non lasciare traccia del tuo passaggio. Non è stato infranto l'articolo 614 del Codice Penale (R.D. 19 ottobre 1930, n. 1398) per la realizzazione di questo video: il luogo non è abitato, né utilizzato né adibito ad alcuna attività.
DISCOTECA EXCALIBUR: ABBANDONATO IL CASTELLO DEL DIVERTIMENTO

DISCOTECA EXCALIBUR: ABBANDONATO IL CASTELLO DEL DIVERTIMENTO

Era il 29 dicembre 1993 quando la discoteca Excalibur abbassò il suo ponte levatoio per accogliere i primi ospiti: per entrare occorreva infatti percorrere un ponte sospeso sopra un fossato. Excalibur ottenne subito un successo strepitoso. La discoteca non si trovava infatti all’interno di un classico capannone bensì in un castello vero e proprio. Mura merlate, un torretta, arazzi, affreschi ed anche uno spazio esterno con spettacolari fontane ornamentali, un laghetto e romantici ponticelli. Un bellissimo falso castello pronto ad accogliere il popolo della notte! Per alcuni anni la magia è avvenuta ogni sera. Ospiti incredibili hanno passeggiato per le sale della discoteca. Ad un tratto tutto è finito. L’investimento ingente portò, purtroppo, grandi problemi e per molti anni l’edificio venne sballottato fra aste giudiziarie e progetti poco convincenti. Dura a morire, ha avuto una nuova riapertura nel 2004. Poco meno di due anni di festeggiamenti e nell'estate del 2005 la discoteca è tornata nel silenzio. La discoteca divenne una meta ambita dagli appassionati di Urbex oltre che di vandali che ne hanno depredato e rovinato gli affascinanti locali. Per preservare i luoghi da vandali e ladri, non siamo riveliamo mai l’esatta posizione dei luoghi abbandonati che visitiamo (né inseriamo nei video dettagli che ne portino all'individuazione) ma questa discoteca è talmente conosciuta, presente in decine di altri articoli urbex con nome ed ubicazione, oltre ad essere mappata su Google, che abbiamo rinunciato ad ogni riserbo. Speriamo che qualcuno, prima o poi, torni a farla risplendere. _______________________________________________________________ Web Site: www.urbexstory.com Instagram: @urbex.in.wonderland Videomaker: @rickinwonderland Photographer: @diana_b.a.d.e.a.n.u Twitter: @UrbexStory _______________________________________________________________ Smartphone: iPhone 12 Pro Drone: DJI Mavic Mini Stabilizzatore: DJI Osmo Mobile 3 Videocamera: DJI Osmo Pocket _______________________________________________________________ Non forzare le serrature. Non sfondare finestre, porte o pareti. Se una stanza è chiusa, deve continuare ad esserlo. Non spostare nulla, non portare via nessun oggetto e non lasciare traccia del tuo passaggio. Non è stato infranto l'articolo 614 del Codice Penale (R.D. 19 ottobre 1930, n. 1398) per la realizzazione di questo video: il luogo non è abitato, né utilizzato né adibito ad alcuna attività.
L'AUTODROMO ABBANDONATO DI CASALE MONFERRATO (MORANO SUL PO)

L'AUTODROMO ABBANDONATO DI CASALE MONFERRATO (MORANO SUL PO)

SI RINGRAZIA INFINITAMENTE CHI HA PERMESSO DI PUBBLICARE LE FOTO. SENZA DI ESSE IL VIDEO SAREBBE RIMASTO MONCO. Immagini © Archivio Mario Martinotti – Enzo Gibbin – Massimo Campi GRAZIE DAVVERO. Questo video doveva essere nettamente migliore, infinitamente migliore. Giorni e giorni di preparazione per poter correre all'interno (numerosi sopralluoghi, studio delle riprese, realizzazione e stampa delle 2 targhe). Purtroppo però tutto si è fermato (mi sono infortunato) e non siamo più riusciti ad andare. Non si sono fermati però i vandali e al ritorno abbiamo visto il cancello distrutto e (giustamente) un bel catenaccio (le prime volte bastava semplicemente aprire il cancello solo accostato). Guardando su YouTube infatti si vedono ragazzi che corrono in auto nel circuito ma le riprese sono esclusivamente dall'interno dell'abitacolo mentre noi, avessimo potuto, avremmo effettuato riprese da tutte le angolazioni (dall'alto, dal basso posizionando proprio la telecamera sulla pista facendo passare l'auto sopra, dall'abitacolo, dall'esterno inquadrando le ruote, ecc ecc). Purtroppo nulla di tutto questo ma comunque contento del video realizzato. Non dei migliori ma comunque sempre difficile far rientrare in un video delle immagini statiche, nulla che si muove, e per di più delle foto dell'epoca. Inoltre, questo è il mio terzo video con una canzone italiana (dopo la casa delle fiabe e lo stadio Ballarin). E di questo ne vado fiero (non sono tanti quelli che usano canzoni italiane nei video urbex). Per di più la canzone, dedicata ad Ayrton Senna, è di Lucio Dalla (adoro "Le Rondini" e "La Sera dei Miracoli", chissà che un giorno non riesca a far un video con sottofondo queste 2 canzoni). Grazie a tutti quelli che vedranno il video! Ciao!!!!!! _______________________________________________________________ Web Site: www.urbexstory.com Instagram: @urbex.in.wonderland Videomaker: @rickinwonderland Photographer: @diana_b.a.d.e.a.n.u Twitter: @UrbexStory _______________________________________________________________ Smartphone: iPhone 12 Pro Drone: DJI Mavic Mini 2 Stabilizzatore: DJI Osmo Mobile 5 Videocamera: DJI Osmo Pocket _______________________________________________________________ Non forzare le serrature. Non sfondare finestre, porte o pareti. Se una stanza è chiusa, deve continuare ad esserlo. Non spostare nulla, non portare via nessun oggetto e non lasciare traccia del tuo passaggio. Non è stato infranto l'articolo 614 del Codice Penale (R.D. 19 ottobre 1930, n. 1398) per la realizzazione di questo video: il luogo non è abitato, né utilizzato né adibito ad alcuna attività.
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